L’invisibilità del quotidiano

Proporre un calendario per un anno tanto carico di significati e di attese come il Duemila non è impresa facile.

Abbiamo pensato di immaginare Venezia in una mattina che ognuno di noi vivrà attraversando la città. Abbiamo cercato di far emergere dall’invisibile l’unicità di personaggi e gesti che soltanto Venezia può regalare. Personaggi e gesti spesso umili e per questo quasi sempre avvolti dalla nebbia della invisibilità. In una ideale mattinata abbiamo attraversato la città pensandola nel Duemila e vedendola come sempre è al lavoro in una miriade di modi unici. Grazie a questi protagonisti resi invisibili dalla quotidianità Venezia si sveglia ogni giorno, viaggia, produce, legge, acquista.

Il Duemila come riscoperta del ruolo silenzioso di ognuno di noi che, per quanto invisibile, è parte di un pulsare continuo.

Se è vero che senza comparse non si fa spettacolo per una volta abbiamo voluto rendere protagonisti chi ogni giorno rende possibile il vivere di una città.

Abbiamo voluto dedicare il 2000 a gente come noi che non ha bisogno di protagonismo per essere ogni giorno al proprio posto di lavoro e di vita.

A tutti l’augurio di essere sempre e per tutto il 2000 capaci di cogliere l’invisibilità del quotidiano.

Riccardo Tomasutti